La storia della Uno Bianca ha condizionato da vicino la vita democratica nella nostra città. Per anni considerata solo come una mera riproduzione di cronaca nera di banda criminale formata da poliziotti, col tempo ha intrecciato legami giuridici e politici con la stagione più buia dello stragismo italiano. Il solo fatto che l'armeria da cui si rifornivano i membri della banda criminale denominata Uno Bianca e Paolo Bellini - condannato in via definitiva per la strage di Bologna - fosse la stessa ci deve far riflettere sui legami sottesi tra le varie forme di criminalità organizzata e di terrorismo.
Anche per questo motivo ci sembra utile organizzare venerdì 21 novembre alle ore 15.00 nella Sala d'Ercole di Palazzo D'Accursio una visita guidata della mostra fotografica "Uno Bianca - memorie da una città ferita": una mappa organica di fatti raccontati dalla società civile quale viva testimonianza degli eventi criminosi della banda della Uno Bianca immersi nell'epoca storica in cui sono avvenuti. Un invito per chi ha vissuto quel periodo, e per chi non c'era, a non dimenticare affinché fatti del genere non accadano mai più. La mostra e il progetto di memoria collettiva sono realizzati anche grazie al contributo della CGIL Bologna e della CGIL Emilia Romagna.
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