Oggi, 17 aprile si è svolta in Consiglio Comunale la prosecuzione dell’Udienza conoscitiva sulla Fondazione Teatro Comunale richiesta dalla consigliera Zuntini di FdI.

 

La CGIL, intervenuta con il segretario della categoria, ha segnalato le seguenti criticità:

 

1-le lavoratrici ed i lavoratori del Teatro Comunale di Bologna prendono oggi meno di quanto prendessero 15 anni fa (e questo a prescindere dall’inflazione e nonostante sia intervenuto dal primo gennaio di quest’anno un rinnovo di CCNL del triennio 2019-2021  che ha garantito un 4% di aumento dei minimi tabellari).

2-le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Comunale di Bologna prendono pro capite una media di 1500 euro annui in meno sulla media degli stipendi di tutte le altre 12 Fondazioni Liriche Sinfoniche Italiane.

 

Questo minaccia la capacità di attrattività artistica del nostro Teatro e la qualità della sua offerta oltre che la dignità di chi ci lavora.

 

Per questo abbiamo sempre ritenuto inderogabile un minimo di recupero salariale nella forma del Premio di Produttività come previsto del CCNL e che abbiamo regolarmente sottoscritto nel marzo 2023.

 

Che ad oggi non sia stato ancora riconosciuto per ragioni che sono totalmente estranee alle competenze e alle responsabilità sindacali, è tema su cui chiediamo e chiederemo in tutte le forme e in tutte le sedi, un giusto risarcimento.

 

Che questa giustizia sociale possa ottenersi senza un adeguamento dei contributi di fonte pubblica e degli investimenti privati al Teatro, è semplicemente impossibile: abbiamo ottenuto ampie garanzie dal Sindaco per l’adeguamento del contributo di Bologna e la sensibilizzazione di altri sostenitori privati, abbiamo chiesto analogo adeguamento anche alla Regione, ma per quanto riguarda il governo segnaliamo una contraddizione profonda con la recente circolare del MEF del 7 aprile che inserisce le FLS negli interventi di risparmio delle funzioni pubbliche, peraltro senza che sia stato previsto un budget dedicato alla tutela del personale, cioè scaricando tutti i "risparmi" sulle spalle dei lavoratori, impedendo le assunzioni necessarie e riducendo di fatto le dotazioni organiche approvate dal Ministero.

Abbiamo più volte segnalato la nostra preoccupazione crescente di fronte alla assenza di risposte alle nostre richieste, anche quelle più ovvie come la presentazione del Budget 2025 e del Bilancio preventivo 2024.

 

Come è nostra abitudine, non entriamo nel merito di scelte che non sono di nostra competenza come la nomina di Sovrintendete e del Consiglio di Indirizzo, ma chiediamo rispetto per i diritti di informazione sindacale e soprattutto chiediamo che non si usi questo  fase di passaggio di poteri  per allungare ulteriormente i tempi di risoluzione di problemi reali, aggravati dal trasferimento delle maestranze nei container del Teatro Nouveau presso la Fiera.

 

Noi abbiamo sospeso gli scioperi delle prime perché abbiamo fiducia nelle istituzioni  e negli impegni che sono stati presi di fronte alle rappresentanze sindacali: questi impegni però prevedevano tempistiche che avrebbero dovuto anticipare i problemi collegati all’eventuale cambio di vertici, e questo purtroppo non è avvenuto. Non lasciamo che questa incrinatura di fiducia si allarghi ancora, nessuno avrà nulla da guadagnarci. Noi comunque aspettiamo di essere rapidamente convocati dal nuovo Sovrintendente non appena sarà nominato, per spiegare queste nostre aspettative e chiedere anche a lui (o a lei) piena collaborazione. In base alle risposte che otterremo valuteremo l'esito dello stato di agitazione.

Bologna, 17 aprile 2025