Un accordo storico per la "settimana corta a parità di salario". 

È quello siglato tra la Fiom-Cgil di Bologna e Schnellecke Italia - l’azienda appaltatrice dei servizi logistici per Automobili Lamborghini - e votato dai lavoratori nelle 16 assemblee svolte tra il 15 e il 16 Ottobre.
L’accordo riguarderà oltre 302 operai e impiegati.

Venerdì in più di riposo, stessa retribuzione

A partire dal 1° gennaio 2026, i lavoratori logistici del sito Lamborghini beneficeranno di una riduzione dell’orario senza alcuna decurtazione dello stipendio.

"La trattativa, avviata ad aprile, è stata complessa", spiega Giacomo Cossu, funzionario Fiom-Cgil Bologna. "Dovevamo trovare una soluzione che riducesse l'orario di lavoro rispettando nel contempo il contratto di appalto con il cliente".

Ecco nel dettaglio il nuovo piano orario:

  • Per i turnisti su tre turni: due venerdì di riposo retribuito ogni tre settimane. L'orario medio settimanale scende a 32 ore.
  • Per i turnisti su due turni e turno centrale: un venerdì di riposo retribuito ogni due settimane. L'orario medio sarà di 33,8 ore (due turni) e 35 ore (turno centrale).

"Tutto questo avverrà senza perdere un centesimo di indennità e maggiorazioni, garantendo quindi la piena parità salariale", precisa Cossu.

Solidarietà e Contrattazione Inclusiva: Le Chiavi del Successo

"Questo è un risultato straordinario, considerando che si tratta di un appalto di servizio", prosegue Cossu. "È stato possibile anche grazie al sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori di Automobili Lamborghini, che hanno sempre sostenuto le nostre rivendicazioni. Un bellissimo esempio di solidarietà tra dipendenti di aziende diverse che operano nello stesso sito produttivo".

L'accordo è un esempio concreto per un modello virtuoso di contrattazione di sito.

"Questo accordo rappresenta un esempio concreto di cosa significhi per la Cgil praticare una contrattazione inclusiva e di sito", commenta Simone Selmi, Segretario Generale della Fiom. "Il nostro impegno è migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutti coloro che operano lungo la catena degli appalti e nelle filiere produttive. Non è solo solidarietà, ma una precisa scelta contrattuale che ambisce a riunificare i diritti là dove le leggi e le scelte strategiche delle aziende hanno creato frammentazione e divisione".

Fiom-Cgil Bologna