Sono gravissime e totalmente inaccettabili le modalità con le quali è stato operato lo sfratto nella giornata di ieri a Bologna, in un condominio di via Michelino.
 
Non è possibile tollerare in un paese civile la scena alla quale abbiamo assistito.
 
La "fine locazione" sembrerebbe  riguardare ancora una volta la trasformazioni di alloggi utilizzati per le normali locazioni in alloggi per gli "affitti brevi turistici". Un problema enorme in questa città. Anche per questo sosteniamo il tentativo da parte della Regione di approvare una specifica legge, per dare strumenti ai Comuni, in particolare quelli a più alta tensione abitativa, di regolamentare e porre limiti al fenomeno.
 
L'emergenza abitativa è fortissima a Bologna, con l'aggiunta del rischio che le crisi industriali producano ulteriori disagi sociali e sfratti. 
 
Molto lavoro è stato fatto dal Comune e dalla Città Metropolitana, anche attraverso gli accordi con le organizzazioni sindacali confederali, per cominciare a fornire risposte efficaci. Vanno sicuramente in questa direzione la nascita della Fondazione Abitare Bologna e, più recentemente, il Bando per il "contributo affitti", quest'ultimo rivolto alle famiglie del Comune di Bologna in condizione di maggiore fragilità, totalmente finanziato con risorse della Regione e degli Enti Locali e non un euro da parte dello Stato.
 
Bisogna affrontare con determinazione il problema del vastissimo patrimonio di alloggi privati attualmente sfitti e riutilizzare il patrimonio pubblico che può essere ristrutturato o trasformato a favore dell'edilizia sociale.
 
Ma il punto sul quale è necessario concentrarsi è la totale assenza del Governo nazionale sul diritto alla casa. La prossima finanziaria sarà la quarta dei tagli, fino all'azzeramento, operati ai fondi pet l'affitto e la morosità incolpevole. Non c'è un piano nazionale e le risorse conseguenti per finanziare l'edilizia pubblica e quella sociale. Sono stati sprecati i soldi del PNRR che dovevano servire a creare studentati pubblici.
 
Anche contro quella scellerata politica dello Stato, che compromette fondamentali diritti Costituzionali, la CGIL manifesterà sabato 25 ottobre a Roma.
 
 
CGIL Bologna
 
SUNIA Bologna