Il 19 dicembre 2024, presso l’Assessorato al lavoro della Regione Emilia Romagna, alla presenza dell’assessore Paglia e del vicepresidente Colla, l’azienda Menarini Bus e le organizzazioni sindacali Fiom Uilm e Fim hanno raggiunto un accordo per gestire la fase riorganizzativa dello stabilimento di Bologna condividendo un Piano Sociale a tutela di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.
Questa mattina l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori ha validato l’accordo con un solo un voto contrario.
Nell’ accordo viene data una risposta a tutti 77 dipendenti coinvolti nella riorganizzazione e che il 2 agosto avevano ricevuto un lettera di trasferimento per lo stabilimento di Flumeri (AV).
Grazie alla immediata mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e all’intervento delle Istituzioni la procedura era stata annullata il pomeriggio dello stesso giorno e si era avviato un percorso di confronto presso il Ministero del Made in Italy e la Regione Emilia Romagna per determinare una soluzione condivisa che tutelasse tutti gli attuali dipendenti e che, soprattutto, garantisse un futuro per lo storico stabilimento di Bologna.
L’accordo sul piano sociale prevede che il percorso di riorganizzazione sarà supportato dall’attivazione della Cassa Integrazione Straordinaria per Riorganizzazione, con una importante integrazione salariale a carico dell’azienda per i lavoratori coinvolti.
L’obiettivo è non lasciare indietro nessuno: dei 77 lavoratori che avrebbero dovuto trasferirsi a Flumeri (ovvero essere nei fatti licenziati) una parte verrà accompagnata alla pensione mentre i restanti saranno ricollocati all’interno dello stabilimento di Bologna (con percorsi di formazione mirati) o potranno accedere su base volontaria ad un percorso di ricollocazione esterna incentivata.
Rispetto al Piano Industriale abbiamo condiviso impegni precisi e investimenti per far sì che ri-organizzazione non significhi smantellamento dello stabilimento: a Bologna sarà concentrata la parte commerciale, la ricerca e sviluppo, la prototipazione e il testing, l’assistenza post vendita e il magazzino ricambi con la previsione di 26 assunzioni di tecnici nel reparto ricerca e sviluppo nel prossimo biennio 2025/2026.
Permangono da parte nostra ancora enormi dubbi sulla scelta degli azionisti pubblici di abbandonare una realtà strategica per la transizione ecologica, forti perplessità sulla decisione del Governo di non investire su un asset importante per il sistema industriale del nostro Paese e un grande rammarico per la scelta della nuova proprietà di spostare tutta la produzione nello stabilimento di Flumeri.
Oggi tuttavia possiamo ritenerci soddisfatti dell’accordo raggiunto che in questo quadro complesso da una risposta a tutti i lavoratori e le lavoratrici e garantisce la continuità di una realtà così importante per il nostro territorio.
Nei prossimi mesi con l’indispensabile ruolo che anche le Istituzioni dovranno esercitare, saremo chiamati a monitorare l’effettiva e puntuale applicazione dei contenuti dell’accordo.
Fim-Fiom-Uilm Bologna