
A 70 anni dall’approvazione della Costituzione, a 50 anni dall’esperienza di Don Milani e della scuola di Barbiana, la scuola pubblica italiana rischia di affogare tra tagli, burocratizzazione crescente, logiche aziendaliste e autoritarie, svalorizzazione del lavoro di docenti e personale scolastico, svilimento dell’autonomia degli organi collegiali e degli spazi di autogoverno e democrazia.
Il rinnovo del contratto nazionale Istruzione e Ricerca, per il quale si sono aperte le trattative dopo lunghissimi 8 anni di blocco, deve essere anche un’occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico quale idea di scuola abbiamo in mente per la società presente e futura.
Per noi, la riconquista del contratto e il giusto riconoscimento del valore del lavoro di docenti e personale scolastico sono elementi centrali per rilanciare il ruolo di una scuola pubblica che sappia essere inclusiva, accogliente, democratica, motore di uguaglianza, e che non lasci indietro nessuno.
Per questo abbiamo scritto il Manifesto “La Scuola è aperta a tutte e tutti“, che in 11 punti delinea la nostra idea di scuola, un’idea ancorata ai valori della nostra Costituzione.
Sabato 18 novembre 2017 ci vediamo dalle 10 a Bologna, in Piazza Spadolini (di fronte al Centro Civico Zanardi), insieme a docenti, lavoratrici e lavoratori della scuola, genitori, e con Anna Cocchi dell’ ANPI provinciale Bologna e Insaf Dimassi dell’associazione Italiani senza cittadinanza, Cisl Scuola, Uil scuola e Snals Confsal, per presentare il nostro Manifesto e sostenerlo insieme, tra parole e musica.
#scuolabenecomune
#ascuolanessunoèstraniero