Carta dei diritti universali del Lavoro
Ci sono diritti fondati su princìpi di derivazione costituzionale che devono essere garantiti a tutti i lavoratori. Un lavoro senza diritti rende il lavoro una merce, diritti universali rendono il lavoro un fattore di benessere e di crescita. Qualunque lavoro si faccia, in qualunque modo si svolga la propria attività, qualsiasi contratto si abbia, questi diritti saranno sempre riconosciuti e accessibili.
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#ReferendumLavoro #Con2Si tutta un’altra Italia!
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Il referendum del 28 maggio su voucher e appalti non si terrà più. Lo stop è arrivato lunedì 24 aprile dall’Ufficio centrale della Cassazione, che ha sospeso con effetto immediato le operazioni relative al voto. La decisione è giunta dopo la conversione in legge del decreto che ha abolito le norme al centro dei quesiti abrogativi presentati dalla Cgil, cui nello scorso gennaio la Corte costituzionale aveva dato il via libera.
L’11 gennaio 2017 la Corte costituzionale aveva dato l’ok a due dei tre quesiti referendari proposti dalla Cgil. Cosa chiedono i due quesiti sulla responsabilità solidale negli appalti e sull’abrogazione dei voucher? Leggi la spiegazione chiara e breve qui!
La Carta dei Diritti Universali del lavoro promossa dalla Cgil a livello nazionale, e territoriale, rappresenta la riscrittura del diritto del lavoro in nome di un principio di uguaglianza che superi finalmente la distinzione fra lavoratori tutelati e lavoratori privi di ogni garanzia. Distinzione imposta dalla nascita di troppe tipologie contrattuali, e da leggi che negli ultimi anni hanno ferocemente attaccato e indebolito i diritti.
Tutta la Cgil è impegnata in un confronto che metta al centro le tutele di tutti i lavoratori, a iniziare da quelli autonomi e da quelli precari.
Il 9 aprile 2016 è iniziata la raccolta delle firme a sostegno della legge di iniziativa popolare e dei quesiti referendari per abolire i punti peggiori del Jobs Act. La campagna per i quesiti referendari si è chiusa l’8 luglio.
Il 29 settembre poi, a Roma, abbiamo festeggiato i 110 anni della Cgil consegnando alla Camera oltre 1 milione 150 mila firme certificate per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla “Carta dei diritti universali del lavoro”. Ma il viaggio della “Carta” era cominciato all’inizio dell’anno, con la consultazione straordinaria degli iscritti e con 41.705 assemblee in cui sono stati illustrati e votati il testo della Carta e quello dei quesiti referendari, che accompagnano e sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare, per la cancellazione dei voucher, la responsabilità solidale negli appalti e una nuova tutela reintegratoria in caso di licenziamento illegittimo.
L’11 gennaio 2017 la Corte costituzionale ha approvato i referendum su voucher e appalti, dichiarando invece “inammissibile” quello sull’articolo 18.
Scarica qui l’approfondimento sul quesito referendario volto a ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, a cura dell’avvocato Alberto Piccinini, e quello dell’avvocato Stefania Mangione sulla responsabilità solidale negli appalti e sui voucher.
Clicca sull’immagine e scarica i materiali della campagna per i referendum!