Precari per la ricostruzione, sindacati atipici: “Vogliamo risposte”
Sta giungendo al termine l’anno 2020, con esso i contratti dei (quasi) 400 lavoratori precari,
impegnati negli incarichi necessari per poter portare avanti la ricostruzione dell’Emilia Romagna a
seguito degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012. Lavoratori sparsi nelle quattro provincie
di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna, in diversi enti dei territori, come Comuni, Unioni di
Comuni, Prefetture, Regione Emilia Romagna e MiBAC. Personale già qualificato e strutturato
all’interno degli enti da oramai otto anni, nei quali hanno sviluppato esperienza e professionalità.
L’attuale bando tra il Commissario Delegato (per la ricostruzione della Regione Emila Romagna) e
l’Agenzia di Lavoro Somministrato (Randstad) è in scadenza al 31/12/2020, come i contratti dei
lavoratori. Ad oggi, nessuno dei (quasi) 400 precari sa quando gli verrà inviata la proroga del
contratto da sottoscrivere, né per quanti mesi verrà concessa.
Tra i lavoratori dei vari Enti non sono presenti solo geometri, architetti e ingegneri, ma anche vario
personale amministrativo, che è necessario al fine di espletare le procedure degli uffici tecnici dei
vari enti, nonché personale che ha incrementato gli uffici che danno assistenza sociale alla
popolazione, che tra i vari compiti si occupano di rimborsare le spese di locazione dei cittadini
terremotati (contributi CCL/CDA) che attendono ancora di rientrare nelle proprie abitazioni da
ormai otto anni e mezzo.
Ma ancora più importante è avere risposte chiare da parte della Struttura Commissariale della
Regione Emilia Romagna in merito al numero del fabbisogno dei lavoratori che si è determinato nel
confronto avuto nei giorni scorsi con i Comuni e le Unioni, nonché avere risposte tempestive
rispetto alla durata della proroga tecnica dell’appalto per i contratti dei lavoratori precari
SOLLECITIAMO la Struttura Commissariale della Regione, per l’anno 2021, a dare una risposta
tempestiva alla proroga e a prospettare una una soluzione lavorativa di continuita’ per tutti i
lavoratori che hanno profili necessari al proseguimento dell’iter di ricostruzione , anche attraverso
l’uso di uno strumento di selezione/concorso per questi lavoratori , coinvolgendo gli Enti in cui i
lavoratori stessi stanno prestando servizio da anni, al fine di ricoprire le posizioni vacanti della
pianta organica e dei fabbisogni ordinari che attualmente ci sono, nonche’ quelli che ci saranno nei
prossimi anni.
Per tutte queste ragioni, nonché per il mancato rinnovo del CCNL enti locali, abbiamo scioperato e
manifestato nelle piazze ieri, mercoledì 9 dicembre al fianco dei nostri colleghi pubblici, per
evidenziare all’opinione pubblica ed alla cittadinanza che l’unico privilegio di cui godiamo è quello
di essere ancora precari dopo oltre 8 anni e mezzo di lavoro!
La RSU e RSA dei Lavoratori Somministrati Sisma 2012.
Nidil Cgil er
Felsa Cisl er
Uiltemp Uil er