“Ancora’’ una volta non passa la pretesa aziendale di scegliersi i dipendenti in occasione del cambio di appalto
Si è conclusa da pochi giorni in modo positivo la vicenda di due lavoratrici supportate dalla Cgil rimaste escluse dal “cambio appalto” nel servizio di
ristorazione presso la Casa Protetta di Crespellano, Valsamoggia.
Nel settembre 2018, infatti, in ragione dell’accreditamento del Consorzio Blu nella gestione unitaria della Casa Protetta, lo stesso Consorzio e la sua consorziata cooperativa Ancora Servizi subentravano anche nel servizio di ristorazione fino a quel momento gestito da Elior Ristorazione spa.
Nell’imminenza del “cambio appalto”, Lora e Giovanna venivano licenziate dalla società uscente Elior in ragione della perdita dell’appalto.
Rimanevano, tuttavia, contemporaneamente escluse dal passaggio alle dipendenze della cooperativa subentrante, Ancora Servizi, la quale offriva di assumerle ex novo, senza riconoscimento dell’anzianità di servizio e con modifiche peggiorative delle condizioni economiche e normative sino ad allora godute (tanto da richiedere il periodo di prova).
Con la assurda conseguenza di trovarsi senza posto di lavoro dopo 10 anni di adibizione al servizio di ristorazione presso la Casa Protetta dove, peraltro, la cooperativa subentrante procedeva a sostituirle con personale con minore anzianità
I CCNL del Turismo e Ristorazione e delle Cooperative Sociali, prevedono, in caso di cambio appalto, la continuità occupazionale per le lavoratrici e i lavoratori presenti in struttura, oltre che il mantenimento delle condizioni economiche godute in precedenza (scatti di anzianità, riparametrazione della
retribuzione ecc.)
Il tutto in presenza di uno specifco Protocollo di Intesa in materia di lavori, forniture e servizi sugli appalti sottoscritto tra l’Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia è CGIL-CISL-UIL del Distretto.
Nel testo la salvaguardia dei posti di lavoro ha una posizione predominante, testualmente al punto 2 si richiede, in caso di cambio appalto, l’“obbligatorietà della clausola sociale con specifico riferimento all’art. 2112 del codice civile anche laddove si sia in presenza di discontinuità’’
Nel caso di Lora e Giovanna, poi, trattandosi di un appalto pubblico, operava anche la clausola sociale prevista nel patto e richiamata nel bando di gara, che obbligava il subentrante al rispetto della continuità dei rapporti di lavoro, al mantenimento dei diritti acquisiti e all’applicazione dei trattamenti economici e normativi già in essere.
Insomma, c’erano tutte le condizioni per trattare il “cambio appalto” alla stregua di un “trasferimento d’azienda” e pretendere che Lora e Giovanna passassero alle dipendenze della cooperativa subentrante Ancora, con mantenimento delle condizioni economiche e normative già godute presso la società uscente Elior.
Nonostante la clausola sociale, le previsioni della legge, i Contratti Collettivi Nazionali, i Protocolli d’Intesa e la netta posizione dell’Unione dei Comuni, Consorzio Blu/Ancora ha mantenuto la propria linea di chiusura totale, nella speranza che le lavoratrici e la FCgil scegliessero la strada del fatalismo e
dell’abbandono della lotta.
La Filcams e la Cgil tutta, dopo aver provato tutte le strade sindacali possibili, anche in concertazione con le istituzioni, ha continuato a sostenere le lavoratrici, che hanno avuto il coraggio e la forza di lottare. Si è quindi rivolta allo Studio Legale Associato che, tramite le avvocatesse Congeduti,
Pittarello e Ferretti, ha intrapreso l’azione giudiziaria nei confronti della cooperativa entrante e della società uscente, per trovare una equa ricollocazione lavorativa alle signore.
Dopo quasi un anno, la vicenda di Lora e Giovanna si è finalmente conclusa con un accordo nelle aule di giustizia: le lavoratrici sono state assunte dalla
cooperativa subentrante a tempo indeterminato e senza alcun periodo di prova, con riconoscimento della loro anzianità di servizio e delle pressoché identiche condizioni economiche (riparametrate al CCNL Cooperative Sociali applicato dalla cooperativa subentrante). Da parte sua la società uscente ha riconosciuto alle lavoratrici un risarcimento di alcune mensilità.
Alle nostre due assistite sono state rese dignità e occupazione!
Viva la CGIL sempre!
FILCAMS-CGIL FP-CGIL CdLI-CGIL – Distretto di Casalecchio
Dessì Daniela Serena Caselli Gianni Monte
347-1115567