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ENNESIMO AGENTE PENITENZIARIO DELLA DOZZA CHE SI TOGLIE LA VITA: ADESSO BASTA! LA FP CGIL CHIEDE L’IMMEDIATA APERTURA DI CENTRI DI ASCOLTO!

Un giovane di 38 anni si è tolto la vita gettandosi dal balcone di un’abitazione di Francavilla (Te). Purtroppo ogni tentativo di salvarlo è risultato vano. Era un poliziotto penitenziario in sevizio presso la Casa Circondariale di Bologna. La FP Cgil Penitenziaria ancora una volta si trova ed esprimere sgomento, incredulità e senso di impotenza per l’ennesimo gesto estremo che coinvolge un giovane operatore. Che cosa noi chiediamo – assieme a tutti gli altri sindacati perché non c’è sigla che tenga su questo – alle autorità preposte praticamente da sempre? Non certo di poter impedire sempre e comunque ad una giovane vita per delle ragioni che solo conosce di togliersi la vita, questo purtroppo non si riuscirà mai a farlo, ma santo cielo in uno dei contesti lavorativi tra i più stressanti ed usuranti dal punto di vista psicologico è mai possibile che non si riesca ad andare oltre l’istituzione di un numero verde nazionale? Un numero verde può mai risultare lo strumento giusto ed efficace per monitorare ed intercettare quelle situazioni sempre più diffuse di stress lavoro-correlato, mobbing, burnout o è semplicemente un modo per far vedere di affrontare il problema, come sempre più spesso sta capitando. Ma nel fingere il qualche modo si riconosce, solo si sceglie la tattica dello struzzo.

Ci vogliono luoghi di ascolto veri, seri, per il personale da istituire in loco e non dall’altro capo di un filo del telefono. Conosciamo anche l’obiezione solita, classica…le risorse! LE RISORSE SI TROVANO, SI DEVONO TROVARE! E se un’amministrazione non lo fa, se un Paese non lo fa e persevera nel non farlo smette di essere un’amministrazione ed un Paese civile

FP Cgil Bologna

Salvatore Bianco