Prosegue la vertenza per salvare il lavoro del call center Lct Igea di Argelato. Condizioni di lavoro sempre più drammatiche!
Lo sciopero del 19 giugno scorso, con presidio sotto il municipio, ha raccolto la solidarietà e la
volontà di collaborazione della sindaca Claudia Muzic e ha acceso i riflettori su una vicenda
esemplare dell’intricato sistema di appalti e subappalti che avvelena l’organizzazione produttiva
del Paese, scaricandone gli effetti nocivi in primo luogo sui lavoratori.
Nonostante la mobilitazione non è arrivata alcuna risposta ufficiale da parte dei committenti. Per
questo ieri, con atto formale, SLC-CGIL ha richiamato alla responsabilità in solido tutti i
committenti della filiera a tutela dei quasi 50 lavoratori interessati. Inoltre, tramite il sindacato, i
lavoratori hanno chiesto alla Città Metropolitana e alla Regione Emilia Romagna l’attivazione
urgente di un tavolo di crisi per scongiurare la chiusura del call center e garantire la
stabilizzazione dei lavoratori.
Nel frattempo le condizioni di lavoro continuano a peggiorare anche a causa – sembra
incredibile – del clima: “l’ondata di calore ha reso insopportabile lavorare in un ambiente ristretto
con decine di computer accesi, a causa dell’assenza dell’aria condizionata. Per questa spesa
manca infatti l’autorizzazione amministrativa, necessaria a seguito al blocco dei conti correnti di
LCT Igea” – spiega la segretaria di SLC Giulia Santoro – “Abbiamo ottenuto per le giornate più
calde la chiusura del call center e il permesso di astenersi dal lavoro, anche considerati i diversi
malori che hanno colpito i lavoratori nelle ultime ore”.
Questa situazione deve necessariamente trovare una soluzione: non è accettabile che i
lavoratori e le lavoratrici perdano i lavoro e in molti casi anche ogni ammortizzatore sociale
pagando in prima persona per i crimini degli affaristi che controllavano la loro azienda. Tutti i
soggetti coinvolti nella filiera devono farsi carico nella risoluzione del problema, con l’obiettivo
comune del mantenimento della commessa sul territorio di Funo di Argelato, e la messa in
sicurezza sanitaria, contrattuale e salariale di tutti i lavoratori.
Slc Cgil Bologna
Giulia Santoro
Segretario Generale Slc Cgil Bologna