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REVOCA SCIOPERO GTV, RICONFERMA SCIOPERO PUBLIVIDEO2

I lavoratori del Gruppo Televisivo di Telesanterno, in data odierna, dopo quasi 5 mesi di
sciopero ad oltranza, revocano lo sciopero in essere, a far data da Martedì 18
Giugno in GTV, per la parte giornalistica e non giornalistica e a riconfermare invece lo sciopero in
essere in PUBLIVIDEO2
. Si invita l’azienda pertanto a procedere con la regolare definizione e comunicazione dei
turni di lavoro per tutti i dipendenti a far data da domani 18 Giugno 2018, affinché sia consentito ai
lavoratori la ripresa delle normali attività lavorative.
Pur essendosi risolti alcuni problemi di mancati pagamenti degli stipendi arretrati, a seguito
delle istanze di fallimento poste in essere da diversi lavoratori nei confronti dell’azienda,
permangono purtroppo problemi di mancati pagamenti degli stipendi per coloro che non hanno
potuto procedere a tale azione, oltre ai “classici” problemi di relazioni sindacali
che
contraddistinguono da sempre i rapporti con il Gruppo.
Siamo pertanto a richiedere urgentemente la riconvocazione del tavolo aziendale, per poter
risolvere una serie di questioni che rimangono aperte sul tavolo, a partire anche, oltreché dagli
argomenti suddetti, dalla necessità di stabilizzare il lavoro precario presente in azienda, che ha
sostituito negli anni le numerose persone fuoriuscite dall’azienda con dimissioni per giusta causa, a
seguito dei mancati pagamenti degli stipendi.
Ci auguriamo che l’azienda voglia ripartire, dopo i pagamenti dovuti all’istanza di
fallimento resasi necessaria per ottenere i pagamenti dovuti, da un dialogo più costruttivo e teso al
rilancio dell’Emittente, cui tutto il sindacato ha dato tutta la sua più estrema disponibilità,
diversamente ci vedremo costretti a richiedere la riconvocazione del tavolo di salvaguardia
regionale, ad oggi sospeso in ragione dello sciopero sin qui fatto.
Infine ribadiamo e sottolineiamo che lo sciopero in questione rimane invece confermato per
i dipendenti di PUBLIVIDEO2
, che ad oggi risultano ancora in arretrato di oltre 10 mensilità.
Bologna, 17 Giugno 2019