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BolognaFiere, firmata Ipotesi di accordo: la parola passa ai lavoratori

Sabato 8 giugno 2019 Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Usb Lavoro Privato, unitamente al Consiglio
d’Azienda, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo con BolognaFiere.
Dopo lunghi anni di trattativa, si chiude una fase difficile che aveva presso l’avvio con la mobilitazione dei
lavoratori contro la procedura di licenziamento collettivo del giugno 2016, che prevedeva l’espulsione di 123
lavoratori part-time.
Con l’accordo odierno si sancisce la centralità del modello di BolognaFiere, come sistema che garantisce la
qualità del lavoro svolto dal personale dipendente interno, ponendo le basi perchè tale modello si
mantenga nel tempo e sia patrimonio della Fiera e della Città di Bologna.
L’ipotesi di accordo, che verrà sottoposta al vaglio dei lavoratori in assemblea, prevede:
· l’aumento orario volontario per tutti i lavoratori con contratto part-time ciclico, con passaggio da
700 a 1000 ore annue, nonchè la trasformazione in full-time di 7 part-time che oggi svolgevano
attività negli uffici;
· individuazione di una pianta organica minima per il personale addetto alle manifestazioni, costituita
da almeno 80 lavoratori con contratto part-time ciclico, per un numero minimo 70.000 ore;
· conseguente meccanismo automatico di assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato, a
partire dal 1 settembre 2020, qualora si andasse sotto il numero di ore e lavoratori, con priorità
riservata ai tempi determinati;
· individuazione del monte ore minimo per le nuove assunzioni con contratto part-time ciclico
verticale pari ad almeno 1000 ore annue;
· creazione di una lista di tempi determinati ai quali garantire in via prioritaria, e con equa
distribuzione, le ore non programmabili, con diritto di precedenza nelle assunzioni per i contratti a
tempo indeterminato (di cui al punto precedente) sulla base del criterio dell’anzianità di servizio;
· Limite massimo all’utilizzo del personale a termine stagionale;
· garanzia della riserva del 15% delle ore non programmate da destinare ai part-time ciclici a tempo
indeterminato per lavoro supplementare;
L’accordo stabiliste, inoltre, per l’anno 2019 (erogazione 2020) la modifica dei parametri del premio
aziendale, in modo da permettere l’erogazione dello stesso già nel 2019, nonché l’erogazione di una
indennità economica “una tantum” per l’anno 2018 (erogazione 2019) a favore dei lavoratori, a fronte degli
annunciati buoni risultati di bilancio dell’Azienda.
Si prevede, altresì, di addivenire entro il 30 giugno ad un accordo di Isopensione, su base volontaria, per il
personale full-time, per un massimo di 20 lavoratori, garantendo allo stesso tempo la funzionalità delle
attività e la sostenibilità dei carichi di lavoro, nonché nuove assunzioni per sostituire il personale in
prepensionamento.
Con questo accordo i lavoratori di BolognaFiere sono riusciti a bloccare la prospettiva che vedeva un
possibile svuotamento del Quartiere Fieristico portato avanti dall’Azienda attraverso una politica di incentivi
all’esodo, dando altresì una prospettiva ai precari storici, per i quali si garantisce il diritto all’assunzione a
tempo indeterminato e la qualità del lavoro.
Alla luce dei risultati di bilancio, abbiamo ottenuto la redistribuzione, attraverso la modifica dei parametri
del premio, di parte degli utili anche per i lavoratori di BolognaFiere, che rappresentano il valore aggiunto
dell’azienda.
Le parti hanno definito infine di proseguire il confronto in tema di appalti con l’obiettivo di definire un
“Protocollo di sito”, per allargare i diritti di tutti i lavoratori che operano nel Quartiere Fieristico.
Stefano Biosa, Filcams Cgil

Sara Ciurlia, Fisascat Cisl

Fabio Perretta, Usb Lavoro Privato