Firmato l’Accordo sindacale per il Piano di Zona 2018/2020
Il 9 luglio scorso l’Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, il Distretto AUSL Reno Lavino e Samoggia e le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL del territorio hanno siglato l’accordo di concertazione sindacale relativo al Piano di Zona per la salute e il benessere sociale 2018/2020, discusso in Comitato di Distretto il 25 giugno scorso e la cui approvazione definitiva da parte del Consiglio dell’Unione è prevista per la fine di luglio.
L’accordo sindacale specifico costituisce una significativa innovazione di metodo nelle forme di partecipazione della società civile alla programmazione del sistema integrato dei servizi sociali che si sostanzia nei Piani di Zona – una partecipazione che nel territorio dell’Unione Reno/Lavino/Samoggia si rivela una volta di più particolarmente ampia, per la ricchezza del tessuto associativo e l’apertura al dialogo delle componenti istituzionali. L’accordo fa, infatti, seguito ad altre recenti intese con le organizzazioni sindacali del territorio, sulla riorganizzazione del sistema sociosanitario territoriale (4 dicembre 2017) e sul progetto “Badando 3.0” (5 febbraio 2018).
Le principali linee guida dell’accordo (e del Piano di Zona) possono essere individuate in un approccio proattivo, che non aspetta il manifestarsi del bisogno socio-sanitario grave del cittadino, ma lo previene, anche tramite l’implementazione della medicina di iniziativa nel sistema delle Case della Salute; nella promozione della domiciliarità (e di forme come le cure intermedie, per cui saranno attivati posti letto per cure intermedie all’ospedale di Bazzano) rispetto a forme di assistenza a maggiore impatto sulla vita delle persone; nella valorizzazione del lavoro di cura professionale e familiare, come nel citato progetto “Badando” giunto negli anni alla sua edizione “3.0”; nel contrasto alla povertà attraverso il REI e il RES, intesi come strumenti per incrementare le potenzialità occupazionali e la transizione all’autonomia; nella valorizzazione delle competenze delle persone con disabilità.
In queste direzioni vanno anche due nuove proposte contenute nel Piano di Zona e citate nell’accordo: la creazione di un albo di aziende socialmente responsabili, impegnate nella creazione di percorsi di inclusione lavorativa di persone svantaggiate, e quella di una white list di case famiglia, per riconoscere queste strutture, non soggette ad accreditamento per il numero limitato di utenti assistiti, e integrarle nella rete dei servizi rivolti alla non autosufficienza.
“L’intesa raggiunta oggi si basa sulla partecipazione e la concertazione delle scelte per il futuro del nostro territorio – sottolinea Gianni Monte, responsabile CdLI/CGIL Casalecchio -, mettendo al centro sia i cittadini che gli operatori socio-sanitari. Il piano di zona triennale per la salute e il benessere sociale si contraddistingue, infatti, per tre grandi obiettivi strategici: domiciliarità come scelta innovativa per migliorare l’assistenza nei confronti delle persone fragili, coniugando il supporto alle famiglie con la valorizzazione del lavoro di cura di qualità (scelta, purtroppo, disattesa dal Piano strategico metropolitano, ma non è mai troppo tardi…); lotta alla povertà e inclusione sociale attraverso la creazione dell’albo delle aziende inclusive e responsabili; individuazione del Distretto socio-sanitario come nodo fondamentale per la governance e l’implementazione delle politiche sociali integrate con quelle sanitarie.
Con questa intesa avremo più offerta sociosanitaria di qualità rivolta a tutte e tutti, a partire della medicina di genere con particolare attenzione alle donne migranti, che spesso vivono una condizioni di maggiore isolamento all’interno delle nostre comunità. Questo accordo rappresenta la naturale applicazione dell’accordo sul riordino socio sanitario in tutto il distretto ed è stato possibile grazie alle buone pratiche concertative e al lavoro costante fatto in questi anni dagli uffici distrettuali. Questa, secondo noi, è la migliore risposta a chi semina paura e violenza, perché nelle nostre terre la dignità delle persone e la qualità del lavoro vengono prima dell’odio, vengono prima di tutto”.
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13 luglio 2018