,

Lunedì 16 aprile assemblea pubblica antifascista e antirazzista a San Giovanni

A San Giovanni in Persiceto, come in tanti altri Comuni del Bolognese, CGIL-CISL-UIL e Anpi hanno presentato, già nel mese di dicembre, al Sindaco Lorenzo Pellegatti un verbale di accordo che chiede che in futuro non vengano più assegnate a forze fasciste e xenofobe spazi pubblici. A distanza di quattro mesi siamo ancora al nulla di fatto in questo Comune. Per questa ragione, lunedì 16 Aprile 2018 dalle 20.30 la Sala del Consiglio di San Giovanni in Persiceto ospiterà un’assemblea pubblica sui temi dell’antifascismo e dell’antirazzismo.

I numerosi episodi di violenza contro gli immigrati, nonché le manifestazioni xenofobe neofasciste e neonaziste, crescenti negli ultimi anni, indicano che occorre alzare barriere solide e ferme contro i malcelati tentativi di far riemergere dal fango ciò che la storia ha fermamente condannato.

Per queste ragioni le Organizzazioni Sindacali, Cgil,Cisl, Uil, e l’ANPI hanno proposto, in questi ultimi mesi, a tutti i Comuni dell’Area Metropolitana Bolognese la sottoscrizione di un “Verbale di Accordo” che impegna ogni Comune ad assumere le disposizioni amministrative necessarie, per impedire il manifestarsi di eventuali rappresentazioni di profilo fascista, presso pubblici spazi e/o strutture pubbliche, utilizzate a tali scopi.

Questi accordi sono stati firmati in molti Comuni di Terre d’Acqua della Provincia e nel Capoluogo.

Anche a San Giovanni è stato presentato il medesimo verbale di accordo. Il Sindaco, che si è fatto interprete della giusta sensibilità a riguardo sia con l’ANPI che con le OO.SS. sottoscriventi, non ha tuttavia ottenuto ad oggi il necessario supporto dei Gruppi Consiliari, ai quali, peraltro, ci siamo direttamente rivolti con richiesta di sollecito.

Riteniamo gravissimo che, a distanza di 4 mesi dalla presentazione del documento, l’Amministrazione Comunale non sia stata in grado di assumere una posizione politica, e culturale, chiara e netta per impedire manifestazioni di stampo fascista, antirazziali e richiami alla ideologia nazista presso pubblici spazi.

Affermare con nettezza tali divieti vuol dire difendere i valori della Costituzione!!

Ad oggi quindi, assistiamo ad un gravoso e burocratico ritardo mentre incombe nel Paese l’urgenza di azioni e pronunciamenti che salvaguardino la conquista della Costituzione Repubblicana.

Viler Zappaterra Cgil Bologna

Stefano Gregnanin Cisl Area metropolitana bolognese

Loris Muzzi Uil Emilia-Romagna e Bologna