Fiera: accordo in Comune sulla modifica dello Statuto
Accordo tra il Comune di Bologna e i sindacati (Cgil, Cisl e Uil) sul nuovo statuto della Fiera: dopo l’incontro di questa mattina 12 luglio 2017 a Palazzo D’Accursio, si e’ arrivati alla firma di un verbale in cui si mette nero su bianco l’impegno dell’amministrazione a “trasferire” al Consiglio comunale la richiesta di modificare l’attuale bozza, nelle parti che riguardano le modalità decisionali sul patrimonio della Fiera e sui marchi. Per i sindacati, più concretamente, “oggi il Comune ci dice che modificherà lo statuto”, dice Alessio Festi (segreteria Cgil Bologna). “L’attuale assetto che vede la maggioranza azionaria saldamente in mano pubblica rappresenta un fattore assolutamente positivo e, pertanto, da considerare un valore acquisito”, si legge nel verbale. “Il sindacato – continua il verbale – prende atto delle informazioni trasmesse dal capo di gabinetto e dall’assessore in merito al superamento della golden share pubblica dettato dal contesto normativo comunitario e di conseguenza dell’elezione del presidente in seno al Consiglio di amministrazione”. Le sigle presenti, tuttavia, hanno richiesto “alcune modifiche alla proposta di statuto approvata nel Cda di BolognaFiere. Tali modifiche sono tese a salvaguardare il patrimonio pubblico e i marchi della Fiera – recita il verbale – attraverso norme statutarie che tengano conto di questa necessità. Da parte sua, l’amministrazione comunale ha convenuto sulla proposta di Cgil, Cisl e Uil e si è impegnata a trasferire tale richiesta alla prossima discussione in Consiglio comunale”.
Infine, una volta definita la nuova governance della Fiera, “le parti convengono di riavviare il confronto sul piano industriale e di sviluppo della società”, si legge nell’acccordo.
Grazie al verbale “ribadiamo insieme al Comune che la Fiera resterà saldamente in mano pubblica”, rimarca Festi: l’aumento di capitale ha portato i pubblici sopra il 50% e “c’è l’impegno del Comune” sul fatto che così sarà anche in futuro. E in più, “il Comune ha acquisito il fatto che occorrono modifiche allo statuto – dichiara il sindacalista della Cgil – in modo che si blindino le operazioni sia sui marchi che sul patrimonio immobiliare, che è pubblico e quindi dev’essere salvaguardato anche per il futuro”.
I sindacati, cosi’, incassano una vittoria anche se parziale. “Ovviamente non sono state accolte tutte le nostre richieste ma neanche ce lo aspettavamo”, commenta Festi. Resta, infatti, la “perplessità” di Cgil, Cisl e Uil su golden share e nomina del presidente: viste le norme europee, l’amministrazione ha dichiarato che questo “non era un argomento trattabile e ne prendiamo atto”, restando così sul tavolo una “differenza di vedute” sul tema.