Immigrati e richiedenti asilo, la CGIL non condivide l’impostazione del bando della Prefettura
In occasione dell’assemblea annuale dell’Anci, sono stati presentati i punti principali di un nuovo piano nazionale dei richiedenti asilo e rifugiati, peraltro recepiti dalla direttiva del ministero dell’Interno dell’11 ottobre 2016 e successivamente inviata a tutti i Prefetti.
Tale direttiva si sostanziava su tre questioni fondamentali:
– la condivisione di un piano operativo con Anci per stabilire il nuovo sistema di distribuzione;
– l’indicazione ai prefetti di applicare una clausola di salvaguardia, nei confronti dei comuni che soddisfano la quota loro assegnata, attraverso il sistema dello SPRAR (sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati);
– l’indicazione di operare affinché i centri di accoglienza straordinaria (CAS) venissero ridotti a favore del sistema SPRAR.
In sostanza veniva prefigurato un radicale, e per noi positivo, cambiamento nell’accoglienza, favorendo un sistema diffuso e quindi più efficace e con minore impatto sociale.
A tal proposito ci pare che il recente bando della Prefettura di Bologna contraddica questi principi.
Inoltre, ulteriore elemento positivo della direttiva consiste nel fatto che il governo complessivo del sistema fosse affidato al territorio.
Chiediamo pertanto che, in sede di confronto in Città Metropolitana, si definisca un accordo quadro per l’implementazione del sistema di accoglienza, che stabilisca l’assunzione di una responsabilità in tal senso da parte di tutti i Comuni dell’area metropolitana.
Riteniamo che il bando di gara recentemente pubblicato ostacolerebbe fortemente l’implementazione di un sistema innovativo e più efficace di accoglienza dei profughi e richiedenti asilo. E ciò è vero a maggior ragione in un territorio, come quello dell’area metropolitana di Bologna, che si è sempre contraddistinto nelle buone pratiche, per un sistema di accoglienza basato su capacità di integrazione e di solidarietà. A partire dalla scelta, condivisa, di chiudere l’ex Cie di via Mattei, che riteniamo, con buona pace del ministro Minniti, vada riconfermata a Bologna come su tutto il territorio nazionale.
Alessio Festi Anna Rosa Rossi
Segreteria CDLM Bologna Centro Lav. Stranieri CGIL-Bo