Cusb condannato per attività antisindacale
Il 27 ottobre il giudice del Tribunale Ordinario di Bologna ha emesso sentenza nella causa promossa dalla SLC CGIL contro il CENTRO UNIVERSITARIO SPORTIVO BOLOGNESE, dichiarando “il comportamento antisindacale di CUSB A.S.D. [..] nell’aver sostituito, nel corso degli scioperi tenutisi nelle giornate del 28,29,30 marzo e 22 aprile 2015, i lavoratori che avevano aderito allo sciopero con lavoratori assunti con contratto intermittente utilizzati con lavoro accessorio, lavoratori con contratto di collaborazione e con personale interno adibito a mansioni inferiori” e condanna il CUSB al pagamento delle spese processuali, alla pubblicazione della sentenza sui quotidiani “La Repubblica” ed il “Manifesto” ed alla sua affissione in bacheca.
La verità che già conoscevamo è ora anche verità giudiziaria.
Ci rammarichiamo però che i tempi troppo lunghi della giustizia arrivino a produrre i loro effetti quando ormai il comportamento antisindacale ha già compromesso l’azione di resistenza messa in campo dai lavoratori, che avrebbe avuto ben altra efficacia nella dura vertenza allora in corso che ha visto licenziati 8 lavoratori dell’impianto sportivo Record.
In ogni caso questa sentenza rappresenta un risarcimento morale, che va ad aggiungersi al risarcimento di 14 mensilità per ogni lavoratore licenziato, cui la CUSB è stata condannata da una precedente sentenza.
Che il gruppo dirigente della CUSB, nonostante l’evidenza di comportamenti sanzionabili e sanzionati, continui imperterrito a ricoprire le sue funzioni e riceva sovvenzioni dall’Università, è qualcosa che non riusciamo a spiegare,
ma di cui continueremo a chiedere conto con sempre più forza e determinazione.
NON CI FERMEREMO SINO A QUANDO I RESPONSABILI DI TALI COMPORTAMENTI NON SARANNO RIMOSSI E SARA’ RIPRISTINATO UN CLIMA DI FIDUCIA E RISPETTO NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI
Bologna, 28.10.2016
SLC CGIL BOLOGNA