Venerdì il prossimo incontro con Boni, ci aspettiamo la svolta

L’incontro tra il presidente di BolognaFiere Boni e le parti sindacali, programmato per il prossimo venerdì, deve rappresentare una svolta nei contenuti e nelle modalità con le quali si è svolto fino ad ora il confronto.
Abbiamo sempre richiesto, e lo faremo anche venerdì, che si rimettano nell’ordine corretto le cose. Quindi il confronto deve partire dalle scelte di investimenti necessari per il rilancio del quartiere fieristico. Ne deriva che vadano ritirati i licenziamenti. Anzi, è nostra convinzione, confortata dai risultati dei vari incontri fin qui svolti anche con alcuni soci privati, che ci siano oggettivi profili di illegittimità della procedura, che quindi sarebbe necessario annullare.
Fra oggi e domani ci saranno due appuntamenti fondamentali e cioè il CDA della Fiera e l’assemblea dei Soci. Uno dei punti in discussione, anche dalle dichiarazioni di Boni di oggi, è lo Statuto e quindi il futuro assetto societario della Fiera.
Da questo punto di vista il problema sembra essere di quale assetto di Governo si deve dotare la Fiera. A tale proposito è però necessario ricordare che un assetto di governo (derivante dalla Legge Regionale 12/2000) è attualmente vigente. Ne è prova il fatto che l’attuale presidente, ai sensi dell’attuale normativa e dalla Statuto stesso della Fiera, è stato nominato dai soci pubblici (Comune, Regione).
Ad alcuni soci privati (o meglio dire ad alcune associazioni di rappresentanza) che continuano ad insistere su presunte, necessarie modifiche, ricordiamo che eventuali modifiche devono, a nostro fermo avviso, passare da una discussione esplicita e trasparente, con il pieno coinvolgimento delle sedi Istituzionali preposte.
Avendo assistito, negli ultimi giorni, ad una sterile discussione fatta prevalentemente sui mezzi di informazione, siamo a precisare che intendiamo esercitare la nostra  responsabilità nei confronti delle lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo, non accettando modifiche che non rispettino il necessario iter istituzionale.

In ogni caso, la nostra opinione è che bisogna confermare le prerogative dei soci pubblici stabiliti dall’attuale legislazione e dallo Statuto, anche per impedire eventuali iniziative speculative anche da un punto di vista immobiliare.
Ne consegue, a proposito di tabù, che  proprio i soci pubblici debbano dichiarare in maniera trasparente quale sia la loro opinione in proposito.
Noi continuiamo a ritenere che la Fiera sia un bene della Comunità bolognese, e che quindi il pubblico debba mantenere in Fiera le funzioni, i diritti e le prerogative che attualmente esercita.
Infine rinnoviamo una grande preoccupazione per il fatto che a settembre inizieranno importanti manifestazioni fieristiche, ed è necessario che queste vengano effettuate nel miglior modo possibile, evitando conflitti che possano essere determinati dall’insistere su scelte affrettate e non ponderate.
I lavoratori non sono affatto esuberi, ma personale qualificato assolutamente necessario allo svolgimento dell’impegnativo calendario fieristico autunnale.

Alessio Festi                                                   Gian Luca Taddia
Segreteria CdLM-CGIL Bo                          Segreteria FILCAMS-CGIL Bo