Carta Univerale: da Bologna 60mila firme contro il JobsAct
Nella giornata di ieri, 30 giugno 2016, si è completata la raccolta firme, iniziata il 9 aprile scorso, sui tre quesiti referendari predisposti dalla CGIL a sostegno della proposta di legge popolare sulla Carta dei Diritti Universali del Lavoro.
I tre quesiti referendari riguardano:
– l’abolizione dell’uso indiscriminato del Voucher;
– l’abrogazione delle norme, in materia d’appalti, al fine di ripristinare la responsabilità solidale del Committente;
– l’abrogazione della legge che impedisce il reintegro nel posto di lavoro per coloro che sono stati licenziati senza giusta causa.
In meno di tre mesi sono state raccolte, solo fra Bologna e provincia, 58.240 firme, di cui certificate e inviate alla Cassazione ben 50.446. Si tratta di un risultato straordinario che, sommato ai dati della Regione, consegna alla CGIL nazionale una quantità di firme sufficiente da sola ad ottenere il riconoscimento dei quesiti referendari e avviare l’iter successivo.
Adesso proseguiamo nella raccolta firme per la proposta di legge popolare sulla Carta dei Diritti Universali del Lavoro, che durerà fino al mese di ottobre prossimo.
A Bologna abbiamo, ad oggi, superato le 60.000 firme che cresceranno ancore nelle prossime settimane. Ci prepariamo per gli appuntamenti autunnali che vedranno l’organizzazione impegnata a proseguire in questa straordinaria iniziativa che è anche occasione di un rilancio, in chiave culturale, sul territorio e nel paese, del tema del LAVORO.
Dobbiamo scuotere le coscienze dei cittadini, della società civile, per raggiungere l’obiettivo dei DIRITTI UNIVERSALI, costringendo la politica ad occuparsi di più del tema del LAVORO, di come si crea occupazione e qualità della vita, nel pieno rispetto dell’art.1 della nostra Costituzione.
Segretario Generale CGIL di Bologna
Maurizio Lunghi