Non più tardi di un mese fa, nell’unica circostanza in cui abbiamo incontrato il presidente di BolognaFiere Franco Boni, lo stesso dichiarava che eventuali interventi sul personale non erano una priorità, in quanto il disavanzo riscontrato era frutto di problematiche più complessive legate all’intero quartiere fieristico.
Ora, invece, ci troviamo davanti all’apertura formale di una procedura di mobilità per tutto il personale di quartiere. Questa scelta, alla luce delle precedenti affermazioni, non ha bisogno di commenti e mina alle fondamenta i rapporti di correttezza che devono caratterizzare qualunque sede di confronto.
A questo, poi, si aggiungono le dichiarazioni di ieri del sindaco Virginio Merola, che definiva misure necessarie quelle adottate dal Cda di BolognaFiere. Dichiarazioni che non solo non condividiamo, ma che riteniamo siano frutto di una riflessione non corrispondente alle reali problematiche della Fiera.
Alla luce di tutto questo, la Filcams-Cgil di Bologna chiede dunque formalmente il ritiro della procedura, e l’immediata apertura di un tavolo negoziale che coinvolga i soci pubblici e si ponga come obiettivo quello di far luce sul disavanzo di bilancio annunciato. Un disavanzo frutto della rimodulazione del bilancio stesso, che necessita di un’operazione di totale trasparenza nell’interesse dei lavoratori e di tutta la città.
Nella mattinata, parteciperemo intanto al presidio in occasione della riunione dei soci di BolognaFiere.
Bologna, 29 giugno 2016
Filcams-Cgil Bologna
Gian Luca Taddia
La rassegna stampa sulla notizia
CarlinoBologna 30 giugno 2016 1
CarlinoBologna 30 giugno 2016 2
Corriere di Bologna 30 giugno 2016
Corriere di Bologna 30 giugno 2016 2
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Repubblica Bologna 30 giugno 2016
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