Aperta la procedura di mobilità per 30 lavoratori al Teatro Comunale di Bologna

Teatro Comunale di Bologna

Oggi, 10 maggio 2016, la direzione del Teatro Comunale di Bologna ha annunciato alle organizzazioni sindacali che farà partire la procedura di mobilità per 30 lavoratori. Le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno dichiarato che questa scelta è sbagliata, grave e dannosa. A fronte di ampie disponibilità che le organizzazioni avevano offerto per trovare soluzioni e percorsi condivisi al disavanzo di bilancio – provocato innanzitutto dal continuo crollo dei contributi ministeriali – questa direzione ha preferito interrompere le trattative in corso facendo perdere tempo prezioso, smentendo gli accordi già sottoscritti, ed in contraddizione con le procedure previste dalla stessa legge Bray.

Gli elementi di chiarezza e di garanzia richiesti dai sindacati sui vari punti del confronto, a partire dalla stabilità dei contributi pubblici, dalle informazioni sui fantomatici posti di lavoro in Ales, nonché sulla volontarietà certificata delle eventuali ricollocazioni, non sono stati in alcun modo forniti. Fatto ancora più intollerabile, questo accade dopo che le stesse esigenze di chiarezza e le stesse garanzie erano state espresse, a seguito di forti sollecitazioni dei sindacati, dal sindaco e presidente della Fondazione Teatro Comunale Virginio Merola, e dall’assessore alla Cultura del Comune di Bologna Davide Conte.

Nei prossimi giorni, con i lavoratori decideremo che iniziative intraprendere per sostenere questa vertenza che parte con i peggiori presupposti.

Bologna, 10 maggio 2016